La perdita è una esperienza umana che tutti affrontano e attraversano nella propria vita.
Il lutto è la reazione alla perdita: è il processo dell'esperire le reazioni psicologiche, comportamentali, sociali e fisiche legate alla perdita.
Il lutto è la reazione comune a una perdita importante: è espresso e comunicato in diversi modi, non esiste un modo giusto o sbagliato di vivere e affrontare il lutto.
Non è inusuale infatti che chi vive questo genere di esperienza riferisca di stare peggio a partire dai due mesi successivi alla perdita: a distanza anche di due anni si può acuire la tristezza e la sofferenza. Di certo gli anniversari di compleanno e di morte così come le festività (natalizie etc) riattivano sentimenti e emozioni dolorose.
Alla perdita si può reagire con tristezza e dolore; depressione; colpa; rabbia e recriminazione; isolamento sociale.
I sentimenti legati alla perdita sono la tristezza; la rabbia causata sia dalla frustrazione legata al fatto di non aver potuto prevenire la morte del proprio caro sia dalla regressione, legata al sentirsi soli, disorientati e persi. "Come hai potuto lasciarmi solo..."; la colpa rispetto a qualcosa che è stato trascurato e che avrebbe dovuto essere fatto in altro modo; l'ansia legata alla paura di non essere più in grado di provvedere a sé stessi, con il pensiero consapevole della mortalità che riguarda tutti, anche sé stessi.
Si può avvertire a livello emotivo solitudine, stanchezza, spossatezza, senso di impotenza, struggimento.
Si può avvertire a livello cognitivo incredulità, confusione, disorientamento, preoccupazione, allucinazioni.
A livello fisico si può avvertire vuoto allo stomaco, stretta al petto e alla gola, ipersensibilità al rumore e bocca secca.
Molte persone reagiscono alla perdita soffrendo di disturbi del sonno e dell'appetito, comportamento distratto e disorientato, ritiro sociale o iperattività, bassa stima di sé, depressione; si recano molto spesso a visitare luoghi e portare oggetti che ricordano la persona cara; altri conservano cimeli che appartenevano alla persona cara.
Elaborazione del lutto
L'elaborazione del lutto richiede al soggetto di gestire in modo adattivo, integrato e attivo la perdita: riguarda nello specifico tre attività di ri-orientamento
Tre sono le fasi principali della elaborazione del lutto:
Le sei R della "Elaborazione del lutto"
Il lutto complesso si ha in presenza di una compromissione, distorsione o mancato completamento di una delle sei R: si negano, si reprimono, si evitano i sentimenti legati alla perdita; ci si aggrappa alla persona cara che non si vuole lasciare andare.
E' chiaro che la forma di elaborazione del lutto dipende da numerosi fattori: dipende nello specifico
I fattori che vanno a complicare la perdita e l'elaborazione del lutto sono:
La perdita di un figlio rappresenta l'esperienza traumatica più stressante, più dolorosa, più disturbante per l'essere umano, di qualunque età.
Il lutto acuto è una forma di stress traumatico: dove c'è perdita, c'è trauma, dove c'è trauma c'è perdita.
EMDR: una tecnica efficace per elaborare il lutto
EMDR è una tecnica di psicoterapia che risulta particolarmente efficace nell'affrontare ed elaborare il lutto complesso che è un evento in sé stressante e traumatico.
L'acronimo (desensibilizzazione e rielaborazione del trauma tramite i movimenti oculari) fa riferimento ai processi di desensibilizzazione e rielaborazione dell'evento stressante o traumatico: si giunge alla desensibilizzazione emotiva (dell'evento perdita) e a una rielaborazione adattiva, cioè appropriata dello stesso.
La comunità scientifica oggi considera l'EMDR un trattamento evidence-based, ossia basato sulle evidenze scientifiche.
L'EMDR favorisce una naturale rielaborazione e integrazione delle esperienze traumatiche: esse rimangono localizzate in memoria in un punto preciso delle reti neurali creando disagio e sofferenza psichica.
Con l'EMDR è possibile dar loro una collocazione migliore, una forma meno disturbante: l'EMDR infatti si focalizza sul ricordo del trauma (sull'esperienza stressante) andando a "bussare" nel punto del nostro cervello dove le reti neurali trattengono il ricordo in una dimensione distruttiva per la persona; accedendo dove il ricordo è immagazzinato, si possono rielaborare le informazioni trattenute e bloccate, cioè quelle che creano disagio e sofferenza.
Lo psicoterapeuta attraverso l'EMDR riavvia il sistema innato di auto-guarigione della persona: il cervello come qualsiasi altro organo del corpo umano è naturalmente orientato alla salute mentale. Quando l'evento traumatico - stressante soverchia ogni capacità di ripresa della persona, è necessario ricorrere a una psicoterapia che accompagni la persona verso un nuovo equilibrio. La stimolazione alternata destra-sinistra dell'EMDR potenzia il sistema naturale di cui il cervello è dotato per elaborare in modo positivo le informazioni fino al quel momento rimaste congelate e bloccate.
Con l'EMDR il ricordo doloroso della perdita di un caro si ricolloca, si riorganizza nelle reti della memoria in modo più adattivo: il trauma non esce dal nostro cervello (non è possibile dimenticare) bensì prende una forma meno disturbante e distruttiva.
L'EMDR facilita un processo di per sé naturale: per questo è definito ecologico.
EMDR nella elaborazione del lutto può assolvere alla funzione di
EMDR aiuta e sostiene, nel rispetto dei tempi soggettivi del paziente, il passaggio attraverso le fasi dell'elaborazione del lutto, sopra descritti.